Giorni di dolore

Publié le 26 Février 2010

Giorni di dolore in questo mese che è ancora come lo chiamavi tu, corto e amaro.
Non è passato un giorno che non abbia pensato a te, che non abbia provato a ritrovare il tuo viso sul viso degli altri, a ricordare le espressioni, la vena sulla fronte di quando eri concentrato, tutte le sfumature dell'azzurro dei tuoi occhi, la tua risata... non potresti essere più presente di così eppure la tua assenza mi toglie l'aria.
Ti cerco in questa casa, che ha così tanto di tuo anche se ci sei stato poco tempo.
Ripenso a noi tre, io, tu e l'uomo di classe, a passar fili e spostare calcinacci, quando le ombre e la paura erano lontane ed invisibili, e vorrei poter ricordare solo quei momenti, quella gioia così piena di futuro e di cose possibili e invece oggi riesco a ricordare solo lunghe attese, stanze d'ospedale e dolore, un dolore così forte che non riesco a controllarlo.
Giorni di dolore e di rabbia, una rabbia feroce per tutto quello che ti è stato negato ed è stato negato a noi... piccoli e grandi sogni sbriciolati via, una finestra sul mare, il pranzo della domenica, il tuo angolo del divano.
Mi sento persa, provo a chiedermi come sarebbe se tu fossi qui... cosa penseresti delle strade che abbiamo intrapreso, delle curve che la vita ha poi preso per noi? non ho risposte, e mi sento persa.
Dio, quanto mi manchi papà...
Vorrei poter tornare in quella cucina piena di luce, senza pareti, quando mi dicesti di ascoltarti bene...
Quanto darei per poterti abbracciare ancora solo una volta?
Quanto darei per poter vedere "le pulci" correrti incontro?
Quando smetterà di fare così male?